mercoledì 27 aprile 2011
Il Fuoco nelle Società Agricole Stanziali - 8.000 anni fa ca.
L'affermarsi dell'agricoltura e l'allevamento del bestiame diede inizio ad una nuova era. Con il passare del tempo, il fuoco cesso di essere il centro della vita del gruppo. Man mano che un maggior numero di persone sceglieva di vivere in villaggi più grandi, l'uso del fuoco divenne più specializzato. La specializzazione portò alla costruzione di diversi tipi di focolare, forni e lampade per una varietà di usi, ma a causa della proliferazione di questi strumenti e della crescente presenza di materiali infiammabili, esso divenne più pericoloso. Nelle campagne il pericolo era minore poiché in caso di incendio, esso si limitava ad un solo edificio. Comunque, la specializzazione del fuoco non sarebbe stata possibile senza l'organizzazione della società. Infatti, per i contadini il fuoco continuava ad essere indispensabile per molti fini, come la cucina o la distruzione di stoppie e rifiuti, quindi l'uso era di carattere pratico. Invece, per i sacerdoti era prevalentemente di carattere rituale. Essi, essendo meno condizionati da problemi concreti (come l'esaurimento del combustibile), poterono sviluppare molte varianti culturali dell'uso del fuoco, ad esempio nell'induismo e nello zoroastrismo si svilupparono rituali altamente specializzati che prevedevano l'uso del fuoco. Ma i maestri del fuoco per eccellenza erano: i vasai e i fabbri. Entrambi usavano il potere del fuoco per produrre oggetti socialmente apprezzati, come ad esempio vasi o armi.
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