mercoledì 27 aprile 2011

La Trasformazione Agraria - 30.000 anni fa

Molto tempo dopo l'addomesticamento del fuoco, gli uomini cominciano ad occuparsi alle cure e al controllo di alcuni animali ed alcune piante. Ciò segnò una grande trasformazione ecologica operata dagli uomini che non avrebbe potuto realizzarsi senza il controllo del fuoco. Infatti,  con esso, inglobarono nella società piante ed animali selezionati ai quali estesero cure e controllo e diedero origine ad un processo di selezione artificiale per migliorarne le qualità più compatibili con i bisogni umani. Come per millenni gli uomini avevano alimentato il fuoco con combustibile e lo avevano protetto dagli agenti atmosferici, ora cominciarono a coltivare il loro patrimonio domestico e a proteggerlo. Questo portò ad un incremento considerevole della popolazione e ad un potenziale aumento della qualità di vita. Cosi come per il fuoco, il controllo dell'addomesticamento di piante e animali portò ad una crescente dipendenza da ciò che veniva controllato. Un importante utilizzo del fuoco in questo periodo è soprattutto il disboscamento mediante l'incendio delle foreste al fine di ottenere terreno fertile per l'agricoltura e l'allevamento. Ma bruciare un tratto di foresta prescelto non era cosa semplice. Infatti durante la maggior parte dell'anno, le piante sono ricche di linfa e non bruciano facilmente; in altri periodi la vegetazione può diventare cosi secca che, una volta che il fuoco divampa, è difficile contenerlo. Per superare questa difficoltà, l'uomo ricorse alla tecnica del "taglia e brucia".
Con il tempo però si scoprirono nuovi sistemi per lavorare la terra, come l'aratro, l'irrigazione, etc., che rese possibile sfruttare un'area disboscata anno dopo anno senza interruzione. Il ruolo del fuoco si ridusse a compiti minori come l'eliminazione di stoppie o rifiuti.

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