Il fuoco fatuo si manifesta come una piccola fiammella generalmente di colore bluastro, che appare a livello del terreno in prossimità di cimiteri, paludi e stagni. Il momento migliore per osservarli è nelle fredde sere d'autunno.
Si annoverano pochi testimoni di questa spettrale manifestazione naturale, i quali affermano di come i fuochi fatui siano freddi e ciò farebbe pensare che non si tratta di una vera e propria combustione dei gas. Esistono molte leggende sui fuochi fatui. Nell'antichità si riteneva che questo fenomeno, specie se si verificava presso i cimiteri, fosse la chiara dimostrazione dell'esistenza dell'anima.
Ancora poco si sa di come si origini il fenomeno dei fuochi fatui, anche se l'ipotesi più plausibile è che si tratti di piccole fiamme originate dalla combustione del gas metano e della fosfina dovuta alla putrefazione di resti organici. L'ossidazione del fosfano e metano, prodotto dal decadimento organico, può provocare una luce splendente dovuta a chemiluminescenza. I chimici italiani Luigi Garlaschelli e Paolo Boschetti hanno replicato le luci con l'aggiunta di alcune sostanze chimiche di gas prodotto dalla fermentazione dei composti
Nessun commento:
Posta un commento