venerdì 13 maggio 2011

L’origine del fuoco nell’antica India

Nella mitologia vedica si dice che il fuoco sia stato portato sulla terra dal cielo per opera di Matarisvan, personaggio che corrisponde in qualche modo al greco Prometeo. Egli era il messaggero di Vivasant, il primo uomo che offrì un sacrificio, e portò il fuoco perché venisse usato durante i sacrifici, perché, secondo l’opinione degli autori dei Veda, la funzione principale del fuoco non è quella di scaldare l’uomo e di cuocerne il cibo, ma di consumare i sacrifici offerti agli dei.
Quanto i poeti vedici dicono su Matarisvan non permette di definirne la sua personalità, ma, come la sua controparte greca Prometeo, questo personaggio sembra essere concepito non come un uomo saggio che svelò il segreto del fuoco ai suoi rozzi compagni, ma come un semidio che dal cielo lo portò a loro sulla terra, sebbene nella sua leggenda non ci sia accenno al fatto che rubò il fuoco agli dei. Se ci chiediamo a quale fenomeno naturale fosse legato Matarisvan, la risposta più probabile sembra essere che egli fu in origine una personificazione del fulmine, che, scendendo dal cielo, accende il fuoco sulla terra.

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